A proposito del gruppo Poste Italiane
Il gruppo Poste Italiane è uno specialista delle prestazioni di servizi postali in Italia. Propone anche prestazioni assicurative, servizi finanziari e servizi logistici.
La maggior parte del suo volume d’affari deriva dalle sue prestazioni assicurative, in quanto, in realtà, la sezione postale è la parte più debole.
Poste Italiane impiega attualmente 142.226 persone, principalmente in Italia.
Storia del gruppo Poste Italiane
L’azienda Poste Italiane è stata fondata nel 1862 per la gestione, in monopolio per conto dello Stato, dei servizi postali e telegrafici italiani.
Seguendo l’impostazione del servizio postale del Regno di Sardegna (Poste di Sardegna), dopo l’unità di Italia è stata affidata a Poste Italiane, costituite come ente nazionale con la legge 604 del 1862, la gestione di tutti i servizi postali dei regni annessi.
Nel 1917 viene offerto ai cittadini il servizio dei conti correnti postali e l’apertura di alcuni uffici all’estero mentre durante la Prima Guerra Mondiale fu introdotto inoltre il servizio degli assegni postali.
Nel 1924, durante il fascismo, il Ministero delle Poste e Telegrafi divenne il Ministero delle Comunicazioni. Dopo la Seconda Guerra Mondiale lo sviluppo di Poste Italiane si concentrò su prodotti finanziari, libretti e titoli di risparmio, in concorrenza con i servizi bancari.
I ponti radio della rete postale, presenti sul territorio nazionale, furono utilizzati nel 1954 per avviare le prime trasmissioni Rai.
Negli anni ’90 Poste Italiane non fu in grado di mantenere la competitività. Spese per le risorse umane che superavano i profitti, inefficienza e mancata produttività portarono l’azienda a un bilancio in perdita di 777 miliardi di lire nel 1997.
Nel 1997 la direttiva Prodi obbliga Poste Italiane a migliorare la qualità del servizio per raggiungere l’obiettivo del pareggio dei conti finanziari. Cercando di adattarsi sempre più al modello di altre aziende postali europee, le Poste Italiane hanno acquisito partecipazioni di aziende di trasporto. Nel 1998 è entrato nel gruppo Poste Italiane il corriere di trasporto SDA Express Courier. I prodotti finanziari, come il lancio della Postpay nel 2003, e la riorganizzazione del gruppo, hanno portato Poste Italiane, nel corso degli anni, al recupero della redditività.
Dal 27 ottobre 2015 la società per azioni, controllata per circa il 60% dal Ministero dell'economia e delle finanze, è quotata alla Borsa di Milano.
Analisi del corso delle azioni Poste Italiane
Il corso delle azioni Poste Italiane viene attualmente quotato nel Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana ed integra il calcolo dell’indice borsistico FTSE MIB.
Le azioni Poste Italiane sono state quotate per la prima volta nell’ottobre 2015 e da allora hanno conosciuto dei movimenti molto volatili al rialzo e al ribasso. Dopo aver raggiunto un massimo di 7.15€ a dicembre 2015, sono cadute verso i 5.31€ a febbraio 2016 prima di riprendersi e superare la barra dei 6.50€ a luglio 2016. Da allora si muovono intorno ai 6€.
Andamento del titolo Poste Italiane
Dal 2014, anno in cui è stato presentato il piano industriale quinquennale, ad oggi, il gruppo Poste Italiane ha aumentato il fatturato di circa il 16%, il margine operativo del 50% e ha quasi triplicato l’utile netto.
Nel 2016 Poste Italiane ha superato le attese chiudendo il bilancio d’esercizio con un fatturato in crescita e dividendi per gli azionisti di 0,39 euro per azione.
I risultati sono il frutto di un piano strategico avviato già nel 2014. I ricavi sono cresciuti del 7,7% rispetto all’esercizio dell’anno precedente e sono pari a 33 miliardi di euro. Il margine operativo invece è in crescita del 18,3% attestandosi a 1,04 miliardi di euro. L’utile netto per il 2016 è di 622 milioni di euro, di cui l’80% sarà distribuito, sotto forma di dividendi, agli azionisti.
Nel settore del recapito pacchi, il gruppo Poste Italiane ha guadagnato una quota di mercato con una crescita del 12%. Banco Posta ha avuto un ritorno di capitale pari al 29% e Poste Vita (settore Assicurazioni) ha aumentato i propri volumi del 9%.
Il volume dei risparmi amministrati sale a 493 miliardi di euro, con una crescita di 3,7 punti percentuali. La posizione finanziaria netta di Poste Italiane presenta un avanzo di 6,2 miliardi di euro
Il piano industriale 2020 ha come obiettivi un’ulteriore crescita, innovazione e orientamento al cliente. In questo quadro, nel 2016 è stata portata avanti la digitalizzazione degli uffici postali, con l’introduzione del Wi-Fi e il nuovo sistema di gestione delle attese che ha permesso di ridurre a 8,6 minuti il tempo di attesa medio dei clienti. Nel piano di rinnovamento è stata inoltre inclusa l’apertura di 23 uffici postali multilingua. È stato anche messo in atto un processo di riqualificazione delle risorse umane, con corsi di formazione e nuove assunzioni di personale qualificato.
Il piano industriale 2020 di Poste Italiane si concentra su cinque punti fondamentali: miglioramento dell’efficienza dei servizi tradizionali (corrispondenza e pacchi postali), sistemi di pagamento, settore assicurativo e servizi offerti alle PA e ai cittadini come il già avviato SPID (identità digitale). Nel settore risparmio si punta, più che a una diretta concorrenza con le banche, al riconsolidamento del risparmio postale, con il recupero e il rilancio di prodotti storici come i buoni fruttiferi e i libretti postali, ovviamente in un’ottica evolutiva.
La quotazione del titolo Poste Italiane sembra dunque attraversare un buon periodo. Nonostante il calo registrato nel primo trimestre del 2017, i profitti pari a 351 milioni di euro hanno decisamente superato le attese degli analisti che avevano previsto un tetto massimo di profitti di 324 milioni di euro.
Gli elementi a favore di un rialzo della quotazione delle azioni Poste Italiane
Per riuscire a mettere in opera delle analisi appropriate della quotazione delle azioni Poste Italiane bisogna ovviamente sfruttare tutte le proprie conoscenze su questo valore e sull’impresa che le ha emesse e, a tal fine, è ovviamente necessario conoscere nel dettaglio le attività dell’azienda ma anche i suoi principali punti di forza e punti deboli che cerchiamo di presentare qui.
Cominciamo questa analisi dei vantaggi e degli svantaggi di Poste Italiane riepilogando tutti i punti di forza di cui dispone questa società che possono permettergli di incrementare la propria crescita nei mesi e negli anni a venire.
- Il fatto che Poste Italiane sia il leader del suo mercato in Italia è ovviamente uno dei suoi più grandi punti di forza. In parallelo al suo statuto di impresa storica del settore, si osserva che nel corso degli ultimi anni la quota di mercato di Poste Italiane ha conosciuto una crescita forte e, soprattutto, regolare nonostante le difficoltà economiche del paese.
- Un altro punto positivo per le azioni Poste Italiane è la capacità dell’azienda di diversificare le proprie attività per moltiplicare le fonti di reddito ed accrescere la propria redditività riducendo al tempo stesso la propria esposizione al rischio in alcuni segmenti più deboli. Il gruppo è riuscito infatti a svilupparsi e ad incrementare la propria crescita grazie alla diversificazione in diversi servizi fra cui logistica, finanza e assicurazioni. In qualità di leader del settore, il gruppo profitta dell’interesse degli investitori per le sue azioni con un aumento della propria capitalizzazione borsistica, relativamente forte nel corso degli ultimi anni.
- Sempre parlando dei vantaggi di cui dispone questo gruppo, va notato che gli obiettivi che si è fissato per gli anni a venire sono anch’essi ottimistici e prevedono infatti una forte crescita con il mantenimento delle performance osservate negli anni precedenti. Questa informazione deve ovviamente essere presa con precauzione ed è necessario monitorare gli eventi esterni che potrebbero bloccare o rallentare la crescita.
- Si può anche annoverare tra i vantaggi di questa impresa e del suo titolo il servizio finanziario del gruppo Poste Italiane. Si tratta di uno dei grandi punti di forza di cui dispone l’impresa e si osserva infatti una forte crescita di questa attività nel corso degli ultimi anni con un numero di clienti in costante crescita. È possibile riporre delle speranze anche in altri segmenti meno importanti come il settore del risparmio o quello delle assicurazioni che potrebbe avere delle importanti prospettive di crescita se il mercato e l’economia del paese fossero favorevoli.
- Citiamo un altro innegabile punto di forza di Poste Italiane consistente nel fatto che il gruppo profitta ancora della garanzia dello Stato italiano, fattore importante perché ciò significa che l’impresa gode di un sostegno superiore rispetto ad alcune imprese private in concorrenza diretta. Tuttavia, bisogna assicurarsi che le condizioni economiche siano abbastanza stabili e positive perché tale sostegno sia realmente efficace.
- Infine, l’ultimo punto di forza di cui dispone il gruppo Poste Italiane riguarda i movimenti registrati dalle sue azioni nel corso degli ultimi anni, periodo nel quale si nota in particolare una valorizzazione debole con un rapporto quotazione/utili intorno al 9%. Sono anche interessanti i dividendi versati dalla società ai propri azionisti nel corso degli ultimi esercizi, salvo quello del 2020 influenzato dalla pandemia legata al Covid-19 che ha frenato tutto il settore. Ad ogni modo, la tendenza osservata su queste azioni nell’arco degli ultimi dieci anni è prevalentemente rialzista. È tuttavia necessario tenere d’occhio i grafici attuali prima di dedurne una qualsiasi strategia.
Gli elementi a favore di un ribasso della quotazione delle azioni Poste Italiane
Come si è potuto vedere leggendo la sezione precedente, la società Poste Italiane gode ad oggi di svariati vantaggi di cui ci si può servire nel quadro delle analisi delle sue azioni in Borsa ma prima di lanciarsi in tale analisi bisogna poter tener conto anche dei difetti dell'impresa. Ecco i principali punti deboli attuali di questo valore.
- È noto che le attività del gruppo sono strettamente legate alla salute economica del paese, in particolare per quanto riguarda i segmenti di assicurazioni e risparmio ma negli ultimi tempi l’economia italiana ha fortemente sofferto della crisi del Covid con delle ripercussioni su diverse imprese di questi settori.
- Un altro importante punto debole di questa società è la concorrenza che negli ultimi tempi, sebbene poco numerosa, tende a crescere soprattutto per via dell’espansione del digitale in questo settore rendendo possibile la perdita di quote di mercato da parte del gruppo Poste Italiane negli anni a venire.
- Infine, l’ultimo difetto che pesa sull’impresa è la parte ancora molto elevata che occupano i servizi postali nell’insieme delle sue attività. Nonostante una buona diversificazione e degli sforzi per svilupparsi in altri segmenti, la sua esposizione in questo settore rimane forte ed è quindi necessario monitorare con la massima attenzione le strategie messe in opera per accelerare la strategia di diversificazione.
Come si è visto, il gruppo Poste Italiane dispone sia di un certo numero di vantaggi che di alcuni importanti difetti. È quindi necessario confrontare questi due tipi di segnale prima di realizzare le proprie analisi del suo titolo servendosene in particolare come base per l’analisi fondamentale. Ovviamente, i punti forti e deboli qui elencati possono cambiare a seconda delle condizioni del mercato e in funzione di eventi esterni e bisogna quindi fare attenzione a prendere in considerazione i nuovi dati finanziari ed economici nonché le pubblicazioni e gli eventi futuri prima di dedurne dei segnali di rialzo o di ribasso del titolo.