A proposito del gruppo Pirelli
Il gruppo italiano Pirelli è uno specialista di fama mondiale nella fabbricazione e nella vendita di pneumatici. Tuttavia, la sua attività può essere suddivisa in due grandi settori. La maggior parte del suo volume d’affari viene ovviamente prodotto dalla vendita di pneumatici ma una piccola parte proviene dalla produzione di elettricità attraverso energie rinnovabili.
Con 22 siti di produzione nel mondo, Pirelli raggiunge contemporaneamente il mercato italiano, europeo, americano ed asiatico.
Il corso delle azioni Pirelli viene quotato attualmente sul mercato della Borsa Italiana MTA. La sua quotazione integra il calcolo dell’indice borsistico FTSE MIB.
Conoscere la concorrenza delle azioni Pirelli
Il gruppo Pirelli deve affrontare quotidianamente la minaccia di alcuni concorrenti molto aggressivi, di cui proponiamo di scoprire qui una rapida presentazione:
- Bridgestone: Questo concorrente è un produttore giapponese di pneumatici che esiste dal 1931 e che nel tempo è diventato uno dei giganti di questo settore di attività. Attualmente, infatti, questa impresa internazionale è uno dei più grandi gruppi di pneumatici al mondo ed è il secondo produttore mondiale dietro Michelin.
- Goodyear: Un altro gruppo da monitorare nel quadro dell’analisi della concorrenza di Pirelli è il gruppo Goodyear and Rubber Company, una società statunitense esistente dal 1898. Questo gruppo è infatti attualmente il terzo più grande produttore al mondo di pneumatici per automobili, aerei e autocarri. La società opera anche nella fabbricazione e nella progettazione di cinghie, durit ed altri prodotti in gomma, nonché di prodotti chimici legati all’industria della gomma.
- Michelin: Infine, il terzo ed ultimo concorrente del gruppo Pirelli è il leader mondiale di questo settore di attività, ossia il gruppo francese Michelin. Questa impresa francese, con sede a Clermont Ferrand, progetta e commercializza in particolare prodotti destinati a tutti i tipi di veicoli: automobili, camion, due ruote, aerei, macchine di ingegneria civile e macchine agricole. La multinazionale è anche quotata sull’indice francese CAC 40, è presente in molti paesi ed impiega ben 111.700 dipendenti.
Le alleanze strategiche strette dal gruppo Pirelli
Il gruppo Pirelli ha diversi avversari nel suo settore di attività ma anche alcuni partner e crea regolarmente alleanze strategiche con altre imprese allo scopo di valorizzarsi e crescere. Ecco due esempi concreti di partnership strette recentemente dal gruppo.
- Maserati: Una delle partnership più durature che il gruppo Pirelli ha stretto è senza dubbio quella sottoscritta con il gruppo Maserati e che dura da un secolo. È stato infatti all’inizio del secolo scorso che le due imprese hanno avviato la loro collaborazione. A quell'epoca i pneumatici sviluppati dalla Pirelli erano ancora denominati “Stella Bianca” ed è nel 1933 che Giuseppe Campari ha vinto il Gran premio di Francia, anche se senza dubbio è stata la monoposto 250F con pneumatici Pirelli pilotata da Fanterio, che ha procurato al marchio il riconoscimento attuale.
- Grand Prix de France: Nel 2019 il gruppo Pirelli ha collaborato con il Gran Prix de France. Il gruppo è infatti diventato sponsor ufficiale di questo evento mondiale della F1 per il secondo anno consecutivo. L’ottava manche del campionato mondiale di Formula 1 si è svolta sul famoso circuito Paul Ricard nel giugno 2019. Ricordiamo inoltre che Pirelli è partner della Formula 1 dal 2011 e che il rinnovo del contratto prolunga la partnership almeno fino al 2023. Tuttavia, le altre partnership che Pirelli ha potuto stringere come sponsor della Formula 1 sono molto più vecchie e risalgono addirittura al campionato mondiale del 1950.
Vantaggi e punti di forza delle azioni Pirelli come attivi di Borsa
Prima di mettere in opera una qualsiasi strategia di investimento a lungo termine è necessario comprendere quali siano le capacità di un titolo di attirare nuovi investitori nei mesi e negli anni a venire. Tali capacità sono direttamente legate alla redditività futura dell’azienda e quindi alla sua capacità di far fronte alle sfide future. Per ottenere delle informazioni di questo tipo l’ideale è informarsi sulle forze e sulle debolezze dell’azienda in questione. Per quanto riguarda il gruppo Pirelli, cominciamo col ricapitolare i principali punti di forza di questa società per poi tornare, ovviamente, sui suoi difetti.
Uno dei principali punti di forza di cui dispone attualmente il gruppo Pirelli è la sua capacità di concentrarsi prioritariamente sul segmento dei consumatori. Da diversi anni infatti Pirelli ha messo in opera una strategia precisa che mira a concentrare i propri sforzi su questo segmento, in particolare tramite la progettazione e la produzione di pneumatici per le autovetture private nonché per le due ruote, moto, scooter e biciclette. Ciò ha permesso a Pirelli di aumentare le proprie vendite dato che questo mercato è particolarmente redditizio rispetto al segmento professionale.
Allo stesso modo, la società Pirelli ha scelto di concentrarsi in priorità su due segmenti di grande valore. Sempre nel quadro della sua attuale strategia, il gruppo lavora molto, in particolare, sul segmento detto High-Value che integra, tra l’altro, gli pneumatici da 18” per auto detti anche “pneumatici new premium”, gli pneumatici “speciali e super speciali” che rispondono a delle esigenze molto specifiche dei clienti nonché degli pneumatici new premium destinati alle grosse automobili, degli pneumatici di gamma premium ed altri pneumatici speciali per moto. Questi prodotti offrono dei margini molto più interessanti con una richiesta in crescita sebbene i volumi non siano così elevati come quelli degli pneumatici tradizionali.
Per proporre dei prodotti che rispondano esattamente alle esigenze dei propri clienti il gruppo Pirelli si mostra molto ingegnoso realizzando regolarmente test e sondaggi e lasciando la parola alla clientela. Il dipartimento che si occupa della gestione dei clienti è infatti concepito con la finalità di migliorare costantemente la qualità dei prodotti per fidelizzare la clientela in essere e conquistare nuovi clienti sottraendoli ai concorrenti. L’essere all’ascolto dei propri clienti richiede a Pirelli molto tempo e denaro ma le ricadute economiche sono evidenti.
Il marchio Pirelli può inoltre farsi forte della fama dei suoi pneumatici destinati agli sport automobilistici. Infatti, gli pneumatici prodotti dal gruppo sono riconosciuti per essere degli equipaggiamenti altamente tecnologici e, di conseguenza, Pirelli è da molti anni fornitore esclusivo di alcune scuderie quali, per esempio, SBK. Tra l’altro, nel 2011 Pirelli è stata fornitore esclusivo della F1 ed ha sponsorizzato in totale oltre 1.700 competizioni automobilistiche nel mondo. Tale presenza nello sport automobilistico fornisce ovviamente a Pirelli una grande visibilità e contribuisce a migliorare la sua immagine di marca e a promuovere la qualità dei suoi prodotti.
Ciò ci conduce naturalmente all’ultimo punto di forza di questa azienda italiana ovvero il peso che questa dà alla performance e allo stile dei suoi prodotti. Tutti gli pneumatici prodotti dal marchio mirano infatti a raggiungere le migliori prestazioni pur essendo belli e facilmente riconoscibili. Sono conosciuti per il livello di sicurezza che apportano al conducente con un livello di aderenza molto elevato su tutti i tipi di terreno rispetto agli pneumatici della maggior parte dei suoi concorrenti.
Svantaggi e punti deboli delle azioni Pirelli come attivo di Borsa
Dopo aver passato in rivista i differenti punti di forza del gruppo Pirelli è necessario confrontare tali vantaggi con le debolezze di questa azienda per avere una visione d’insieme oggettiva della sua capacità di affrontare serenamente l’avvenire. Ecco quindi un riepilogo dei principali punti deboli di questo gruppo con alcune spiegazioni supplementari.
Il gruppo Pirelli concentra attualmente le proprie attività sul segmento degli pneumatici destinati ai privati a seguito di una grossa ristrutturazione avvenuta recentemente che non tutti gli analisti vedono di buon occhio. Questa ristrutturazione privilegia infatti il segmento del privato riducendo fortemente l’attività nel settore degli pneumatici industriali. Sebbene la redditività ottenuta tramite questo cambiamento sia reale, la ristrutturazione ingenera tuttavia un rischio sul lungo termine per via dell’esposizione quasi esclusiva ad un unico segmento ed una mancanza di diversità che potrebbero nuocere al marchio in caso di crisi del settore dell’automobile per i privati.
Si deplora inoltre il fatto che la concentrazione delle attività della Pirelli sugli pneumatici destinati ai consumatori comporta una riduzione dei margini. I margini sugli pneumatici destinati ai privati sono infatti molto più bassi di quelli sugli pneumatici industriali. Pirelli punta ovviamente soprattutto sui volumi di vendita più elevati di questi prodotti ma anche la concorrenza è maggiore e ciò obbliga ad un forte abbassamento dei prezzi e quindi degli utili.
Si sarebbe potuto citare come vantaggio il fatto che Pirelli esercita le proprie attività in tutto il mondo con una presenza in moltissimi paesi fra cui, a parte l’Italia ovviamente, Francia, Germania, Ungheria, Cina, Giappone, Stati Uniti, Australia e India. In totale Pirelli dirige 19 siti distribuiti nel mondo ma queste operazioni molto estese e di grandezza elevata si realizzano a costo di alcuni problemi di gestione per il gruppo.
Ad oggi, inoltre, il gruppo spende molto denaro nel quadro dell’espansione delle proprie attività. Tali maggiori spese legate alla riduzione dei margini potrebbero, a lungo termine, pesare fortemente sui risultati dell’azienda ed indurre un calo della quotazione del suo titolo in Borsa. Tanto più che il gruppo ha intenzione di far ricorso nei prossimi tempi a delle iniziative di rivalorizzazione. Questi dispositivi richiederanno anche delle grosse spese che gli azionisti vedono con sempre maggior timore in considerazione del flusso di cassa sempre più ridotto dell’azienda.