A proposito del gruppo De’Longhi
Il gruppo De'Longhi Spa concentra le sue attività nel settore industriale del riscaldamento, della climatizzazione e degli elettrodomestici per la casa e la cucina. La sua sede principale è in Italia, a Treviso, e vanta una storia aziendale di oltre un secolo, visto che le sue attività iniziarono nel 1902 anche se la società è stata quotata alla borsa di Milano nel 2001.
Storia del gruppo De’Longhi
Il gruppo De’Longhi ha la sua origine nell’azienda italiana fondata nel 1902, la cui attività principale era focalizzata sulla produzione di stufe a legna. L’attestazione come brand sul mercato arriva solo nel 1974, quando propone il primo prodotto a marchio De’Longhi: il radiatore a olio.
Il boom arriva negli anni ’80, quando la produzione si diversifica e la scelta di produrre elettrodomestici per diverse necessità si rivela vincente. La produzione di radiatori viene passata alla società controllata DL Radiators, mentre la De’Longhi si specializza nella produzione del forno elettrico Sfornatutto e il climatizzatore portatile Pinguino. Due dei prodotti di punta dello storico marchio.
L’espansione non si arresta e nel 1994 il gruppo De’Longhi acquisisce Climaveneta, per aumentare la produzione nel campo della climatizzazione. Nel 1995 è la volta della Simac, acquisizione il cui obiettivo è invece quello di puntare al settore della stiratura e della cucina. Nel 2001 la De’Longhi inizia la sua avventura a Piazza Affari.
Sempre nel 2001 il gruppo italiano punta all’estero e acquisisce l’inglese Kenwood Limited, il cui marchio viene riposizionato sul mercato nel settore degli elettrodomestici. Nel 2010 il gruppo De’Longhi acquisisce anche la storica azienda Ariete Spa.
Nel 2012 il settore climatizzazione e riscaldamento viene affidato alla società controllata DeLclima e nel 2015 viene ceduto alla Mitsubishi Electric Corporation. Sempre nel 2012 il gruppo De’Longhi acquisisce da Procter & Gamble il marchio tedesco Braun con un accordo di sfruttamento del marchio che prevede i settori elettrodomestici e altri prodotti per la casa (ferri da stiro, climatizzatori, frullatori, aspirapolveri…) in capo alla De’Longhi e il settore rasoi e health care in capo a P&G.
Il gruppo De’Longhi è oggi attivo in diversi settori industriali: piccoli elettrodomestici, con un grande business legato alle macchine da caffè, cottura cibi, pulizia della casa.
Conoscere la concorrenza delle azioni De’Longhi
Per analizzare in modo efficace la quotazione delle azioni De’Longhi, occorre ovviamente tenere conto anche del suo settore di attività in generale e, più precisamente, dei suoi principali avversari sul mercato. Presentiamo quindi i concorrenti più pericolosi di questa impresa:
- Nestlé: Questa multinazionale svizzera è, come è noto, una delle più grandi imprese agroalimentari del mondo ma negli ultimi anni si è anche diversificata in diversi segmenti associati, in particolare con il marchio Nespresso che è in concorrenza diretta con le macchine da caffè De’Longhi.
- Jarden: Un’altra società da controllare nell’ambito delle analisi sulla concorrenza di De’Longhi è la società Jarden, un produttore statunitense di beni di consumo che possiede un portafoglio di oltre 100 marchi venduti in tutto il mondo. Si tratta inoltre di una delle più grandi imprese statunitensi ad oggi.
- Bosch: Sempre nel settore delle apparecchiature domestiche, si può citare l’impresa Bosch, una multinazionale tedesca che esiste dal 1886. Questo gruppo è conosciuto soprattutto per le sue attività di produzione di componenti per autoveicoli e di utensili elettrici, e per le soluzioni tecniche per l’industria, l’edilizia e l’imballaggio ma propone anche numerosi apparecchi ed elettrodomestici.
- Panasonic: Infine, possiamo citare anche la società giapponese Panasonic, specializzata nell’elettronica di consumo, che offre principalmente prodotti high-tech come televisori, fotocamere e telefoni cellulari ma propone anche elettrodomestici come lavatrici, forni, microonde, frigoriferi e macchine da caffè.
Le alleanze strategiche strette dal gruppo De’Longhi
Dopo aver fatto conoscenza con i principali avversari del gruppo De’Longhi, proponiamo di saperne un po’ di più sui suoi alleati strategici. In passato De’Longhi ha infatti stretto diverse partnership strategiche con altre imprese che le hanno permesso di ampliare la propria notorietà e di migliorare la redditività. Ecco alcuni esempi concreti che aiutano a comprenderne l’interesse:
- Chicco: In primo luogo, da molti anni il gruppo De’Longhi è partner del marchio Chicco, specializzato nei prodotti per la prima infanzia. Le due imprese mettono in comune le loro competenze per sviluppare soluzioni innovative per i pasti quotidiani dei bambini. Chicco e De’Longhi lavorano quindi congiuntamente in ricerca e sviluppo per offrire prodotti più affidabili, sicuri e innovativi ai loro rispettivi clienti. In particolare, la partnership Chicco De’Longhi & Me ha l’obiettivo di concepire e creare una generazione di prodotti semplici e di facile uso nonché di sviluppare prodotti tecnologici innovativi che possano essere facilmente integrati e che consentano di semplificare la vita quotidiana dei genitori.
- Nestlé: Il gruppo De’Longhi è anche partner del gruppo Nestlé con il quale opera nel segmento del caffè. Le due imprese cercano infatti di combinare qualità e know-how per offrire prodotti di qualità ai loro clienti. Dalla macchina da caffè ai prodotti di caffè finali, i due gruppi investono insieme nella ricerca e nell'innovazione per ottenere aromi più raffinati e tecnologie più moderne.
Gli elementi a favore di un rialzo della quotazione delle azioni De’Longhi
Se si vuole avere un’idea relativamente precisa delle possibilità di crescita della società De’Longhi e delle sue azioni in Borsa, bisogna conoscere l’impresa e le sue attività nonché i suoi punti di forza e di debolezza principali. È proprio quello che proponiamo di scoprire qui, sintetizzandone i vantaggi e gli svantaggi attuali nel suo settore di attività.
Iniziamo con l’interessarci ai principali punti di forza di cui dispone il gruppo De’Longhi, ovvero ai fattori che potrebbero permettergli di aumentare i propri redditi in futuro:
- In primo luogo, va osservato che nel corso del tempo il gruppo De’Longhi ha saputo attuare una buona strategia di diversificazione del proprio portafoglio prodotti. È attualmente presente in diversi settori dei beni e delle attrezzature domestiche e può quindi contare sulla diversità delle sue fonti di reddito.
- L’innovazione è un ulteriore punto forte da sottolineare per questo gruppo che considera come un punto d’onore il fatto di investire ogni anno in ricerca e sviluppo per offrire beni moderni e innovativi ai suoi potenziali clienti, mantenendo così una forte immagine di marca presso il grande pubblico.
- Infine, si può anche sottolineare il fatto che il gruppo, seguendo la propria strategia di crescita, tende progressivamente ad espandersi verso ulteriori aree geografiche e che oggi dispone quindi di una presenza un po’ ovunque nel mondo.
Gli argomenti a favore di un ribasso della quotazione delle azioni De’Longhi
Ovviamente, il gruppo De’Longhi non ha solo punti di forza ma presenta anche alcune debolezze importanti di cui occorre tenere conto quando si desidera prendere posizione sul suo titolo. Tra i suoi principali punti deboli figurano in particolare:
- Un'esposizione ancora relativamente forte al mercato italiano e una mancanza di presenza sui mercati emergenti dove i suoi concorrenti si sono già affermati.
- La concorrenza costituisce inoltre una minaccia per la capacità di questo gruppo di aumentare la propria crescita futura. Va notato in particolare che De’Longhi si trova di fronte ad alcuni giganti degli elettrodomestici e delle attrezzature per la casa che dispongono di un budget considerevole.
- Infine, l’attività del gruppo è anche strettamente legata alla sua strategia di prezzi che resta molto elevata rispetto a quella di alcuni concorrenti e che pesa sulle sue vendite malgrado la qualità dei prodotti.