Presentazione generale del Dow Jones Industrial Average
Per cominciare, dedichiamo qualche istante all'interessarci più da vicino al Dow Jones e al suo ruolo. L’indice borsistico DJ 30, creato nel 1896 dall’economista Charles Dow, fin dalla sua creazione ha conosciuto una forte espansione e nel tempo è diventato uno degli indici azionari più negoziati della Borsa statunitense accanto al NASDAQ, all’S&P500 e al Russel 2000.
Data la sua anzianità, il Dow Jones permette inoltre di avere uno colpo d'occhio interessante sull'evoluzione storica dell'economia statunitense da più di un secolo.
Il Dow Jones Industrial Average, comunemente noto come Dow Jones 30, è ormai un indice di riferimento della Borsa statunitense. Come indica il suo nome, il Dow Jones 30 è composto dalle 30 più importanti imprese statunitensi in termini di capitalizzazione borsistica.
Per quanto riguarda il calcolo della quotazione dell’indice Dow Jones, va osservato che, come avviene anche per l’indice giapponese Nikkei 225, si tratta di un indice ponderato sul valore delle azioni che lo compongono e non sulla capitalizzazione borsistica delle imprese. Si tratta di un dato importante in quanto influisce direttamente sul peso di ciascuna impresa nel calcolo dell’indice.
Il Dow Jones non viene seguito unicamente dagli investitori in Borsa ma anche dagli economisti di tutto il mondo perché è senza dubbio uno dei più antichi indicatori e testimoni della salute dell’economia degli USA. Si ritiene pertanto che il rialzo della quotazione del Dow Jones rappresenti un'economia statunitense in crescita mentre, al contrario, un ribasso di questo indice sarà spesso il segno di una crisi o di una recessione di tale economia.
Se il Dow Jones è particolarmente popolare tra gli investitori, è anche per via di alcuni dei valori che lo compongono e che figurano tra i titoli azionari più seguiti e negoziati al mondo come Nike, Walt Disney, McDonald’s o Goldman Sachs. In effetti, tutti i settori di attività sono rappresentati in questo indice azionario fondamentale.
Qual è la composizione dell'indice borsistico Dow Jones 30?
Prendiamo ora in esame la composizione di questo indice azionario statunitense, ossia le società che lo compongono. Come indica il suo nome, il DJ30 è composto da 30 imprese statunitensi e la sua composizione è ovviamente cambiata nel tempo. Da notare, infatti, che delle 12 imprese che lo componevano al momento della sua creazione, solo una di esse è ancora rappresentata: il gruppo General Electric, un tempo noto come Edison, che dal novembre 1907 fa parte ininterrottamente di questo indice azionario.
Ecco quindi le 30 imprese che a inizio 2021 fanno parte di questo indice di Borsa e il loro peso rispettivo nel suo calcolo.
- La società 3M, nel settore della chimica, dell’elettronica e della manutenzione, con un peso del 6,52%.
- La società American Express, nel settore dei servizi finanziari, con un peso del 2,63%.
- La società Apple, nel settore della tecnologia, con un peso del 4,96%.
- La società Boeing, nel settore aeronautico e aerospaziale, con un peso del 9,18%.
- La società Caterpillar, nel settore delle attrezzature per cantieri, con un peso del 4,24%.
- La società Chevron, nel settore del petrolio, con un peso del 3,0%.
- La società Cisco Systems, nel settore delle reti, con un peso dell’1,26%.
- La società Coca Cola, nel settore delle bevande e dell'agroalimentare, con un peso dell’1,22%.
- La società DuPont, nel settore chimico, con un peso dell’1,92%.
- La società ExxonMobil, nel settore del petrolio, con un peso del 2,05%.
- La società General Electric , nel settore dell’elettronica e dei servizi finanziari, con un peso dello 0,40 per cento.
- La società Goldman Sachs, nel settore finanziario, con un peso del 7,35%.
- La società IBM, nel settore dell'hardware, del software e dei servizi informatici, con un peso del 4,40%.
- La società Intel, nel settore dei microprocessori, con un peso dell’1,44%.
- La società Johnson & Johnson, nel settore farmaceutico, con un peso del 3,68%.
- La società JPMorgan Chase & Co., nel settore dei servizi finanziari, con un peso del 3,20%.
- La società McDonald’s, nel settore della ristorazione rapida, con un peso del 4,40%.
- La società Merck, nel settore farmaceutico, con un peso dell’1,52%.
- La società Microsoft, nel settore dei software per computer, con un peso del 2,61%.
- La società Nike, nel settore dell’attrezzatura e dell’abbigliamento sportivo, con un peso dell’1,84%.
- La società Pfizer, nel settore farmaceutico, con un peso dell’1,01%.
- La società Procter & Gamble, nel settore dei beni di consumo, con un peso del 2,20%.
- La società The Home Depot, nel settore dell'arredamento, con un peso del 4,93%.
- La società The Travelers Company, nel settore assicurativo, con un peso del 3,88%.
- La società United Technologies, una conglomerata con un peso del 3,60 per cento.
- La società United Health Group, che opera nel settore aerospaziale e della difesa, con un peso del 6,27 per cento.
- La società Verizon, nel settore delle telecomunicazioni, con un peso dell’1,35%.
- La società Visa, nel settore bancario, con un peso del 3,41%.
- La società Walmart, nel settore della grande distribuzione, con un peso del 2,50%.
- La società Walt Disney, nel settore dell'intrattenimento, con un peso del 3,45%.
Ovviamente, tale elenco può evolvere nel tempo in quanto la composizione dell’indice azionario Dow Jones viene rivista periodicamente.
Quali sono gli orari e i giorni di quotazione del Dow Jones?
Come si può immaginare, essendo il Dow Jones un indice statunitense, gli orari di trading e di quotazione di quest’ultimo non sono quelli dei mercati e degli indici europei.
Per quanto riguarda gli orari, è possibile investire sulla quotazione dell’indice Dow Jones nella fascia oraria che va dalle 16.30 alle 23.00 (ora di Roma). L’apertura della Borsa statunitense inizia quindi quando le sedute dei mercati asiatici sono già concluse da due ore. Tuttavia, una parte della seduta statunitense si sovrappone alla seduta europea, poiché le sessioni delle piazze finanziarie dell’Unione europea sono ancora aperte al momento dell’apertura della quotazione negli Stati Uniti. Da notare che gli orari in cui le Borse statunitensi ed europee sono aperte contemporaneamente sono dei momenti di particolare volatilità, dato che vi si trovano sia gli operatori americani che quelli europei e i volumi degli scambi sono quindi molto più consistenti.
Si osserva poi, in genere, un calo degli scambi intorno alle 22, cioè fino alla riapertura dei mercati asiatici. Tuttavia, dato che la negoziazione sul Dow Jones richiede necessariamente l'uso di prodotti derivati, è comunque possibile prendere posizione su di esso quasi in qualsiasi momento.
Attenzione anche ai giorni in cui i mercati statunitensi sono aperti o chiusi dato che non sono sempre gli stessi dei mercati europei. Naturalmente, le quotazioni di mercato statunitensi si svolgono dal lunedì al venerdì con un'interruzione durante il fine settimana. La Borsa statunitense è chiusa anche nei giorni festivi degli Stati Uniti, di cui:
- Il 1° gennaio, per Capodanno
- Il 3° lunedì di gennaio, per la giornata di Martin Luther King
- Il 3° lunedì di febbraio, per la giornata della Presidenza
- Il Venerdì Santo (Good Friday)
- L’ultimo lunedì di maggio, per il Memorial Day
- Il 4 luglio, per la festa dell'Indipendenza
- Il 1° lunedì di settembre, per la Festa del Lavoro
- Il 4° giovedì di novembre, per il Thanksgiving
- Il 25 dicembre, per Natale
Va tenuto presente che negli Stati Uniti anche le pubblicazioni economiche vengono rilasciate in momenti diversi rispetto all’Europa. Nelle piattaforme dei broker o degli intermediari del mercato si possono trovare i calendari economici che consentono di conoscere in anticipo le pubblicazioni più importanti da parte del governo americano. Eventi come i dati dell’economia, gli eventi politici e le riunioni della FED sono infatti particolarmente seguiti dagli investitori e talvolta si verificano durante le ore di chiusura delle Borse europee.