A proposito del gruppo Exor
Il gruppo italiano Exor è specializzato in investimenti a medio e lungo termine su società europee, americane, cinesi ed indiane. Investe principalmente nei settori dell’intrattenimento, della prestazione di servizi immobiliari, della prestazione di servizi finanziari, dell’industria automobilistica, della produzione televisiva e delle prestazioni di servizi professionali.
Exor impiega in totale 50 dipendenti.
Conoscere la concorrenza delle azioni Exor
Sempre con la finalità di perfezionare le conoscenze sulle azioni Exor, proponiamo ora di saperne di più sull’ambiente settoriale di questa società presentando i suoi attuali concorrenti sul mercato:
- Berkshire Hathaway. Il più grande concorrente di Exor è il gruppo Berkshire Hathaway, una conglomerata di investimento statunitense con sede a Omaha nel Nebraska. I dirigenti di questa impresa sono Warren Buffet et Charlie Munger. Il gruppo costituisce una vera e propria minaccia per Exor perché a più riprese è stato classificato da Forbes Global come una delle più importanti società al mondo tra le imprese che hanno fatto ricorso a delle offerte pubbliche. Il gruppo è ovviamente presente nel mercato borsistico e le sue azioni ordinarie vengono quotate alla Borsa di New York sotto i simboli BRK.A e BRK.B. L’assemblea degli azionisti del gruppo, che si tiene ogni anno al CenturyLink Center Omaha, è impressionante dato che negli ultimi anni ha riunito in media oltre 37.000 persone.
- AXIS Capital Holding Limited. Un altro serio concorrente di Exor è il gruppo AXIS Capital Holdings che, come indicato dal suo nome, è una holding appartenente al gruppo AXIS. La società propone diversi prodotti e servizi di trasferimento di rischi tramite delle filiali e delle reti di succursali alle Bermuda, negli Stati Uniti, in Canada, in Europa e a Singapore. Propone inoltre dei servizi assicurativi tra cui, in particolare, quelli per beni materiali, professionisti, i rischi legati al terrorismo e per i settori marittimo, energia e ambiente. Infine, la società propone dei servizi di riassicurazione per beni, margini professionali, crediti e obbligazioni. La società AXIS Capital detiene e gestisce degli uffici un po’ in tutto il mondo e in particolare a New York, Alpharetta e Chicago negli Stati Uniti, Toronto e Halifax in Canada, Bermuda, Dublino, Zurigo, Parigi, Londra e Singapore.
È ovviamente importante prendere in considerazione anche le imprese in concorrenza diretta nei differenti settori di attività in cui opera il gruppo Exor. Questo studio è indispensabile per realizzare correttamente le proprie analisi su questo valore.
Le alleanze strategiche strette dal gruppo Exor
È ovviamente molto importante essere capaci di studiare e di seguire i principali concorrenti del gruppo Exor e le notizie che li riguardano ma lo è altrettanto interessarsi a certe operazioni condotte dal gruppo e dalle società che lo compongono tra cui le partnership strategiche. Queste ultime sono infatti spesso il punto di partenza di movimenti volatili del mercato e devono quindi essere osservate con attenzione. Ecco un esempio recente di questo tipo di alleanza:
- Corvéa. La più recente alleanza del gruppo Exor è quella stretta nel 2020 con il gruppo Corvéa e consistente in una cooperazione tra i due gruppi per la messa in opera di varie partnership nel settore dell’investimento e della riassicurazione. Va segnalato che alcuni mesi prima il gruppo Corvéa aveva annunciato la possibilità di un’operazione di acquisizione dalla holding della famiglia Agnelli, Exor, del riassicuratore PartnerRe, basato alle Bermuda. In seguito al fallimento di questa operazione, le due entità hanno infine comunicato la sottoscrizione di un accordo quadro di cooperazione. Per la precisione, la partnership stretta tra Corvéa Corporation SA e Exor, che appartiene anche alla holding Agnelli che rimane l’azionista di maggioranza di PartnerRe, riguarda una partnership di investimento che prevede che, tramite questo accordo, il gruppo Corvéa, società di mutua assicurazione che detiene i marchi MMA, MAAF e GMF, investirà un importo di 1,5 miliardi di euro in veicoli riassicurativi per scopi speciali gestiti da PartnerRe. Per la precisione, un importo complessivo di 750 milioni di euro sarà allocato alle opportunità di investimento con il gruppo Exor nel periodo 2021/2023. Sulla base di quanto indicato da Corvéa in un comunicato stampa, il gruppo francese intende realizzare i primi investimenti nel settore delle riassicurazioni al più presto, ovvero già a inizio 2021. In seguito, un ulteriore importo di 750 milioni di euro con un periodo di blocco da tre a cinque anni verrà messo a disposizione per alcuni veicoli assicurativi per scopi speciali. Questi differenti veicoli, tutti gestiti da PartnerRe, hanno come finalità principale di investire sia in contratti di riassicurazione immobiliare che in altri contratti di riassicurazione a più breve termine.
Va da sé che nel quadro della propria strategia bisogna concentrarsi soprattutto sulle future partnership di Exor.
Storia del gruppo Exor
La storia di Exor ha inizio nel 1927 con la denominazione di Istituto Finanziario Industriale e nel 2009, a seguito della fusione con IFIL Investments, prende la denominazione attuale.
- A fondarla, nel 1927, è stato il senatore Giovanni Agnelli con l’obiettivo di unificare in un’unica società finanziaria le partecipazioni acquisite in diversi settori industriali.
- Nel 1957 Exor (allora ancora Istituto Finanziario Industriale) ha acquisito il controllo dell’Istituto Commerciale Laniero Italiano, società finanziaria operante nel settore tessile e della lana.
- Nel 1968 è stata quotata alla Borsa di Milano mediante OPV, un’operazione che all’epoca ha riscosso molto successo relativa unicamente alle azioni privilegiate. La holding finanziaria è direttamente controllata dalla Giovanni Agnelli B.V. delle famiglie Agnelli e Nasi. Exor continua a portare a termine investimenti a lungo temine in società europee e statunitensi. Oltre a FCA, il gruppo Exor ha investito in CNH Industrial e Ferrari.
- Nel 2016 la sede legale e il domicilio fiscale di Exor vengono spostati in Olanda, ad Amsterdam, da Exor S.p.A. si passa a Exor NV ma il titolo azionario della società rimane quotato nella Borsa Italiana. Exor è per fatturato prima in Italia e diciannovesima nel mondo.
Analisi del corso delle azioni Exor
Il corso delle azioni Exor viene attualmente quotato sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana ed integra il calcolo dell’indice borsistico FTSE MIB.
L’analisi dei grafici storici di queste azioni mostra prima di tutto una forte propensione al rialzo con diversi movimenti molto volatili nel corso degli ultimi dieci anni. Un primo picco è stato raggiunto nel dicembre del 2010 a quota 24,68€ prima di spiccare nuovamente il volo per raggiungere la quotazione record di 46,21€ a luglio 2015.
Andamento del titolo Exor
Le quotazioni del titolo Exor non hanno subito un particolare impatto a seguito della crisi economica del 2008. A partire dal 2009 le azioni Exor hanno registrato un rialzo costante, almeno fino al 2015, che ha visto il titolo superare la quota di 45 euro per azione.
Per gli azionisti, nel corso degli anni, i dividendi hanno oscillato tra gli 0,31 euro e gli 0,41 euro con una media di 0,35 euro per azione. Il pagamento sistematico dei dividendi è un dato che mette in evidenza la solidità economica del gruppo Exor e rende il titolo interessante per l’investimento sul lungo periodo.
L’esercizio 2016 si è chiuso per la holding italiana Exor NV, con sede in Olanda, con un utile consolidato pari a 588 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 744 milioni dell’anno precedente. Il dividendo rimane comunque invariato, rispetto al 2015, a 0,35 euro.
La posizione finanziaria netta per il 2016 della holding controllata dalla famiglia Agnelli-Elkann è negativa di 3,4 miliardi di euro, un risultato in contrasto con l’attivo dell’anno precedente pari a 1,3 miliardi di euro. Un dato negativo derivante dai debiti per l’acquisizione della società americana Partner Re.
Il Net Asset Value (NAV) nel corso dell’anno è cresciuto del 9,6% a 14,64 miliardi di dollari, superando il benchmark di riferimento (l’indice MSCI World). Il risultato relativo al NAV è stato positivamente influenzato dalle ottime performance dei titoli CNH industrial, FCA e Ferrari.
La quota di competenza Exor sui profitti delle partecipate (di cui le principali sono Fiat Chrysler Automobiles, Ferrari, Cnh Industrial e Partner Re) è salita a 885 milioni di euro contro i 204 milioni dell’anno precedente. Nello specifico la quota è così distribuita: 531 milioni di euro da FCA, 167 milioni di euro da Partner Re e 93 milioni di euro dalla Ferrari.
La diffusione dei conti finanziari per il 2016 ha avuto un impatto negativo sul mercato. La quotazione del titolo Exor ha subito un forte ribasso. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno fissato un rating sul titolo “reduce”, portando il prezzo obiettivo a 44 euro, rispetto ai 46,09 euro attuali.
La pesante discesa del titolo Exor arriva in seguito alla diffusione dei risultati dell’esercizio 2016. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno inoltre rivisto al ribasso il rating sul titolo portandolo a “reduce” con un target price in calo a 44 euro rispetto ai 46,09 euro delle attuali quotazioni.
Per il 2017 si punta anche all’editoria e, dopo la cessione della quota RCS, c’è un orientamento verso Gedi, società nata dalla fusione tra Itedi e Gruppo L’Espresso. Secondo il management di Exor, la società nascente Gedi avrà ricavi per 700 milioni di euro. Exor inoltre controlla, sempre nel settore editoria, il gruppo del settimanale britannico «The Economist». Per l’intero comparto si punta ai profitti delle inserzioni pubblicitarie.
Gli elementi a favore di un rialzo della quotazione delle azioni Exor
Per analizzare in maniera efficace la quotazione delle azioni Exor ed essere in grado di comprendere in che modo il titolo possa evolvere in futuro, è indispensabile conoscere i principali punti di forza e di debolezza dell’azienda ed è quanto proponiamo di scoprire qui nel dettaglio.
I principali vantaggi delle azioni Exor, e quindi i punti di forza di cui dispone il gruppo, sono i seguenti:
- Il fatto che il gruppo Exor possegga delle imprese in diversi settori di attività è un innegabile punto di forza perché ciò lo rende meno esposto ai rischi di un singolo settore.
- Si può anche citare la forte internazionalizzazione del gruppo che detiene dei marchi emblematici sia in Europa che su dei mercati a forte potenziale come gli Stati Uniti e la Cina.
- Gli aspetti finanziari devono ovviamente essere presi in considerazione fra gli atout del gruppo dato che il confortevole flusso di cassa di cui dispone dovrebbe permettergli di realizzare ulteriori operazioni strategiche in futuro.
Gli argomenti a favore di un ribasso della quotazione delle azioni Exor
Passiamo ora ai principali punti deboli di questa impresa interessandoci agli elementi che potrebbero pesare sui suoi introiti futuri.
- Va ovviamente presa in considerazione la concorrenza nei diversi settori di attività in cui il gruppo è presente con le sue filiali.
- Il secondo difetto del titolo è che non dipende da un’unica azienda o da un unico settore di attività il che rende l’analisi più complessa per gli azionisti e gli investitori interessati.