Presentazione generale della società Total
La società Total non è sempre stata quella conosciuta oggi. Total è infatti nata dalla fusione e dalle acquisizioni della società originaria con altre come Petrofina ed Elf Aquitania. D’altra parte, la società Total in origine si chiamava “Compagnie française des pétroles”.
Ad oggi Total rappresenta la più elevata capitalizzazione borsistica europea ed è quotata sul CAC 40. Da notare inoltre che Total è il quinto più grande gruppo petrolifero dietro Exxon Mobil, Chevron Texaco, Shell et BP.
L’attività di questa azienda raggruppa diversi settori di cui ecco i principali:
- Il principale settore di attività della Total è ovviamente la raffinazione e la distribuzione di petrolio greggio che comprende il commercio e i trasporti marittimi del petrolio. Ovviamente il gruppo dispone anche di 25 raffinerie specializzate e di 16.000 stazioni di servizio nel mondo. È questo il settore che rappresenta la maggior parte del volume d’affari di questa compagnia.
- Lo sfruttamento e la produzione di idrocarburi sono anch’esse due delle principali attività del gruppo Total. Si tratta in questo caso di gas naturale e di carbone per i quali vanno prese in considerazione anche le attività di trasporto, stoccaggio e vendita. Questa parte rappresenta attualmente il 15% del volume d’affari della società.
- Per concludere, Total produce anche dei polietileni e dei fertilizzanti ottenuti in entrambi i casi a partire dal petrolio raffinato. Fornisce quindi le industrie tessili ed agricole.
La produzione di petrolio gestita da Total è sparsa in diversi continenti, in prevalenza in Africa ma anche in Europa, Medio Oriente ed Asia.
I principali concorrenti di Total
Il gruppo Total fa attualmente parte della top 5 dei grandi gruppi petroliferi mondiali ed è quindi in diretta concorrenza con gli altri quattro grandi nomi del settore. Per aiutarvi a trattare meglio sulla quotazione delle azioni Total, ecco il dettaglio dei suoi principali concorrenti.
- Royal Dutch Shell: questo gruppo con sede nei Paesi Bassi realizza oltre 227 miliardi di dollari di volume d’affari annuale e produce più di tre milioni di barili di petrolio al giorno.
- ExxonMobil: con sede negli Stati Uniti, ExxonMobil produce attualmente oltre 4,1 milioni di barili al giorno e realizza un volume d’affari annuale di 268 miliardi di dollari.
- BP: questa impresa originaria del Regno Unito realizza un volume d’affari annuale di 226 miliardi di dollari e produce 3,3 milioni di barili al giorno.
- Chevron: con sede negli Stati Uniti, questa società realizza un volume d’affari di 138 miliardi di dollari l’anno e produce più di 2,6 milioni di barili al giorno.
Il gruppo Total si colloca in quarta posizione della classifica tra BP e Chevron con un volume d’affari di 165 miliardi di dollari e 2,3 milioni di barili al giorno.
I principali partner di Total
Il gruppo Total ha stretto anche dei partenariati strategici con alcune imprese come:
- PSA : Total si è associata a PSA oltre 50 anni fa ed ha rinnovato questa collaborazione nel 2017. Total è in particolare il fornitore unico di lubrificanti per motori delle officine PSA.
- Samsung: Total ha stretto anche un partenariato con il gruppo Samsung per quanto riguarda il mercato asiatico. La loro joint-venture svolge delle attività nel settore della petrolchimica nella Corea del Sud da ormai oltre 10 anni.
Introduzione e quotazione delle azioni Total
È quindi sul mercato francese del CAC 40 che le azioni Total sono state introdotte in Borsa con una quota del 12,51% di questo indice. I suoi titoli sono anche quotati sul mercato Euronext Paris.
Come si può immaginare, c’è stata una grande evoluzione nella quotazione dei titoli borsistici della società Total dalla loro prima introduzione, soprattutto seguendo il corso del petrolio greggio che si è costantemente apprezzato nel tempo. Queste azioni hanno comunque subito un periodo di recessione nel 2005 prima di ripartire infine al rialzo nel 2007 con la fiammata a livello internazionale dei corsi del greggio.
Storico economico e finanziario della società Total
Dopo la sua introduzione in Borsa nel 1929, la storia della società Total è stata contraddistinta da numerosi avvenimenti che hanno influito in maniera più o meno forte sui prezzi delle sue azioni e sul suo successo in generale. Ecco alcune delle date più importanti della sua storia:
- Nel 1961 Total scopre dei giacimenti offshore nel Gabon.
- Total opera una fusione con la società Desmarais Frères nel 1965.
- La prima perforazione in acque profonde viene effettuata nel Mediterraneo nel 1982.
- Nel 1986 viene aperta la prima stazione di servizio automatica in Francia.
- Nel 1993 una parte delle azioni detenute dallo Stato viene venduta ai privati.
- Total diventa TotalFina nel 1999 in seguito alla fusione con la società belga Petrofina.
- Nel 2000 Total acquista Elf Aquitaine. Il gruppo diventa allora TotalFina-Elf e raddoppia il proprio volume d’affari.
- Nel 2003 la società riprende il nome “Total”.
- Nel 2005 investe sul giacimento Akpo.
- Nel 2006 Total effettua una scissione con Arkema, uno specialista in prodotti vinilici e in chimica industriale. Nell’ambito di questa operazione, per ogni azione Total è stato distribuito un diritto di opzione Arkema.
- Nel 2007 il fondo sovrano cinese SAFE investe 2,8 miliardi di dollari e diventa azionista nella misura dell’1,6% del capitale della società Total.
- Nel 2008 il Qatar investe 2 miliardi di euro nel capitale della società e diventa uno degli azionisti principali
- Nel 2010 Total vende a Mapa-Spontex per 335 milioni di euro la sua filiale Jarden specializzata in spugne, guanti da cucina e oggetti per la puericultura.
- Nel 2011 Total investe massicciamente nell’energia solare con l’acquisto del 60% delle quote della statunitense Sunpower.
- Nel 2014 Total diventa il quinto gruppo petrolifero al mondo dopo Exxon, Chevron, Royal Dutch Shell e PetroChina.
- Nel 2015 Total trasferisce il 25% delle proprie quote nello sviluppo del campo gasifero di Mourmansk a Gazprom.
- Nel 2016 Total firma un accordo con il ministro del petrolio iraniano per sviluppare lo sfruttamento e la produzione del campo di South Azadegan.
- Sempre nel 2016 il gruppo acquista il gruppo Saft, un fabbricante di batterie, per 900 milioni di euro con l’obiettivo di svilupparsi nelle energie rinnovabili. Acquista anche Lampiris, un fornitore belga di gas naturale e di elettricità verde.
- Infine, a fine 2106 Total ha anche annunciato la sua alleanza con il gruppo brasiliano Petrobas per 2,2 miliardi di dollari.
Analisi fondamentale recente delle azioni Total
Anche se l’analisi tecnica è indispensabile a qualunque investitore che desideri trattare sulla quotazione delle azioni Total, non bisogna tuttavia trascurare gli altri indicatori come quelli dell’analisi fondamentale che vi proponiamo di scoprire più in dettaglio con gli ultimi eventi storici che hanno avuto un impatto su questo titolo.
- Nel 2007 un investimento di oltre 2,8 miliardi di dollari nel capitale di Total da parte del fondo sovrano cinese State Administration of Foreign Exchange conferisce a quest’ultimo il controllo dell’1.6% del gruppo rendendolo il secondo azionista. Questa strategia ha lo scopo di sviluppare la presenza di Total in Cina.
- Nel 2011 è la volta del Qatar di investire 2 miliardi di euro nel gruppo Total diventando anch’esso uno dei principali azionisti.
- Sempre nel 2011 il gruppo Total comincia a diversificare le proprie attività investendo nelle energie rinnovabili e, più in particolare, nell’energia solare, acquistando il 60% del capitale dell’impresa statunitense SunPower.
- Nel 2014 il gruppo Total realizza un risultato record di 20 miliardi di euro che rappresenta il maggior volume d’affari mai realizzato da un gruppo francese. Si posizione quindi al quinto posto della classifica mondiale delle compagnie petrolifere dietro Exxon Mobil, Chevron, Royal Dutch Shell et Petrochina.
- Nel 2016, Total firma un accordo con il ministro del petrolio iraniano per sviluppare e sfruttare un giacimento di petrolio nel sud dell’Azadegan. Nello stesso anno, il gruppo annuncia la messa in opera di una nuova strategia mirante a fare di Total il numero 3 dell’energia solare da qui al 2035. Intende inoltre sviluppare le proprie attività di trading di elettricità e di stoccaggio dell’energia e divenire il numero uno dei biocarburanti nel mondo. Inoltre, vorrebbe svilupparsi nel settore di altre energie rinnovabili. In quest’ottica procede all’acquisto della società Saft, specializzata in batterie integrandola alla propria filiale specializzata in energia rinnovabile, e rivende Atotech, una delle sue filiali nell’ambito della chimica. Sempre nel quadro di questa strategia incentrata sulle energie rinnovabili, Total acquista Lampiris, uno dei leader del gas naturale e delle energie verdi in Belgio.
- Sempre nel 2016 un accordo strategico tra Total e Petrobas, uno dei suoi concorrenti brasiliani, agita i mercati. Si tratta di un accordo dell’ammontare di 2,2 miliardi di dollari che riguarda soprattutto un insieme di attivi e diversi partenariati strategici. L’obiettivo, in questo caso, è di mettere in comune gli ambiti di competenza di queste due entità per migliorare la catena di valore del petrolio e del gas in Brasile e nel mondo.
- Infine, più recentemente e dopo l’annullamento delle sanzioni imposte al paese fino al 2015, Total ha annunciato nel luglio 2017 di aver firmato un contratto per oltre 4,8 miliardi di dollari allo scopo di sviluppare un importante giacimento di gas in Iran.
Quali sono i vantaggi e i punti di forza delle azioni Total come attivi di Borsa?
Per interessarsi all’acquisto di azioni Total online, bisogna innanzitutto essere convinti che l’impresa rappresenti un reale interesse. Come potrete rapidamente constatare, le azioni Total presentano in effetti come attivi di Borsa numerosi punti di forza che vi proponiamo a seguire.
Prima di tutto, il posizionamento dell’impresa Total sul mercato mondiale del petrolio è ovviamente uno dei suoi punti forti. Ricordiamo infatti che Total fa parte delle 5 più grandi compagnie petrolifere del mondo. Si posiziona anche benissimo sul mercato del gas naturale e ha saputo sviluppare la propria attività di produzione di energia solare fino a diventare il numero 2 al mondo in questo settore grazie alla sua filiale SunPower.
Gli investitori che seguono le azioni Total godono anche di una visibilità interessante per quanto riguarda le attività petrolifere del gruppo visto che quest’ultimo pubblica regolarmente i suoi obiettivi di produzione in termini di numero di barili l’anno. Si può così notare che la produzione è fortemente aumentata nel 2017 rispetto agli anni precedenti con un’accelerazione della crescita nel 2016. Total non sembra quindi preoccuparsi di un possibile calo della produzione nel 2018 o negli anni a venire.
Sempre per quanto riguarda il settore petrolifero, il gruppo Total mostra un tasso di ripristino delle proprie riserve tra i più elevati del mercato. Questo tasso è stato infatti del 107% nel 2017, il che significa che la sua produzione continua a crescere e che la domanda è forte.
Un altro importante merito della società Total riguarda la divisione delle sue attività di produzione. Il gruppo gode infatti di un buon equilibrio di produzione con in particolare il 33% del petrolio prodotto in Angola e Nigeria e il 14% prodotto in Norvegia. Si protegge così da eventuali difficoltà economiche causate dall’evoluzione geopolitica.
Recentemente il gruppo Total ha messo in opera una riorganizzazione industriale delle sue attività che dovrebbe portare i suoi frutti negli anni a venire. Ha così sviluppato due nuovi rami di attività ovvero la filiale Gas Renewable & Power specializzata nel gas naturale, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica e Total Global Services che raggruppa diverse attività di supporto. Ha anche deciso, nel quadro di questa riorganizzazione, che la holding dovesse ormai incentrarsi sulle sue funzioni puramente strategiche.
Da notarsi inoltre che le azioni Total, diversamente da quelle delle altre grandi compagnie petrolifere, si comportano particolarmente bene di fronte ai cali di prezzo del petrolio greggio. Il gruppo pratica infatti in questi casi una significativa riduzione dei costi operativi , permettendo di proteggere i propri guadagni e soddisfare gli investitori.
Quali sono i difetti e i punti deboli delle azioni Total come attivi di Borsa?
Ovviamente, come sicuramente vi aspettavate, le azioni Total non hanno soltanto dei vantaggi per gli investitori che desiderano speculare sul loro corso e, prima di lanciarvi nella loro analisi, dovete conoscerne i difetti. Per questo motivo vi proponiamo di scoprire nel dettaglio quali sono i punti deboli di questa società e gli elementi suscettibili di inviare dei segnali ribassisti su questo valore.
Uno dei principali punti deboli della società Total riguarda ovviamente la sua produzione e gli elementi cui è esposta. Citiamo qui in particolare il declino sempre più forte dei campi petroliferi giunti a maturità e la difficoltà del gruppo nel mettere in attività nuovi giacimenti. Ovviamente le variazioni di quote imposte dall’OPEC sono anch’esse un limite importante per il gruppo.
Abbiamo visto prima che il gruppo Total riesce solitamente a conservare la fiducia dei suoi investitori nei periodi di calo del prezzo del barile di petrolio greggio. Tuttavia, il gruppo ha recentemente realizzato degli investimenti importanti nell’ambito dell’esplorazione quando i prezzi erano al rialzo. La redditività di questi investimento è perciò minacciata dal recente calo dei prezzi del barile.
Un altro punto negativo per la società Total riguarda la crisi strutturale che subisce il settore della raffinazione in Europa e che negli ultimi tempi tende a stagnare.
Infine, sebbene Total produca il suo petrolio in zone geografiche diverse e in paesi diversi, rimane comunque esposto ad alcuni rischi geopolitici, in particolare per quanto riguarda la sua produzione africana che rappresenta oltre il 30% della produzione totale del gruppo in particolare in Nigeria, in Libia, nello Yemen o in Medio Oriente. Anche la produzione russa deve essere seguita perché corre gli stessi rischi.