Il gruppo BMW
Il gruppo tedesco BMW (o Bayerische Motoren Werke) è uno dei più grandi specialisti nell'ideazione, fabbricazione e vendita di veicoli di gamma alta. La sua attività comprende principalmente la vendita di automobili, 91% del fatturato totale, ma anche il finanziamento all'acquisto di automobili e la vendita di moto.
Grazie ai suoi 29 siti di produzione la sua attività si estende nel mondo intero con una prevalenza dell'Europa occidentale in paesi come la Francia.
La storia del Gruppo BMW
Nel 1917, anno della sua fondazione, il gruppo BMW produceva motori d’aereo, il suo marchio rappresenta infatti l’elica di un aereo stilizzata racchiusa in un cerchio ed utilizzava in origine i colori nazionali bavaresi: bianco, azzurro e oro. Successivamente, il color oro è stato sostituito dal color argento ed il marchio è diventato il simbolo identificativo della casa automobilistica conosciuto in tutto il mondo.
A partire dal 1917 la filiera produttiva si è distinta per l’innovazione tecnologica ed ingegneristica che è stata poi trasferita alla successiva produzione automobilistica garantendo così un livello di qualità che ha permesso al gruppo BMW di diventare uno dei più importanti e prestigiosi al mondo.
La produzione aerea ha proseguito fino al 1918 ed ha profittato della guerra che ha permesso un aumento della produzione tale da far crescere l’azienda in pochissimo tempo.
Il 13 agosto 1918 è stata una data storica perché la Bayerische Motoren Werke GmbH si è trasformata in società per azioni con un capitale sociale di 12 milioni di marchi tedeschi, sotto la direzione tecnica di Franz Josef Popp.
Un’altra pietra miliare nella storia del gruppo BMW è da collocare nel 1928 quando l’azienda ha iniziato la sua avventura nella produzione e nella vendita di autoveicoli. Quest’ampliamento della linea di produzione è stato possibile grazie all’acquisto degli stabilimenti Dixi, ad Eisenach in Sassonia, che fabbricavano su licenza una versione del modello britannico Austin Seven.
Storico economico e finanziario della società BMW
Per aiutarvi ad integrare meglio gli avvenimenti suscettibili di influenzare la quotazione delle azioni BMW, ecco alcune date chiave da tenere a mente nonché gli elementi che hanno marcato la loro storia finanziaria recente:
- Nel 2000 BMW rivende la marca Land Rover a Ford ma, ciononostante, mantiene la marca Mini.
- Nel 2001 la società lancia la versione moderna della Mini.
- Nel 2007 BMW acquista il gruppo italiano MV Augusta e lo svedese Husqvarna, fabbricante di moto. Annuncia inoltre il proseguimento della propria produzione in Italia.
- Nel 2013 BMW rivende Huqsvana all’austriaca Pierer Industrie AG e concentra i propri sforzi nella produzione di veicoli urbani elettrici.
- Nel 2015 fa parte del consorzio di fabbricanti di automobili tedeschi che acquistano a Nokia la filiale di cartografia Here per un importo di 2,8 miliardi di euro.
Queste date e questi dati, associati ai grafici borsistici storici, mostrano il modo in cui gli annunci influenzano la quotazione del titolo BMW.
Analisi del trend del titolo BMW
Negli ultimi cinque anni il titolo è cresciuto del 25% e le azioni che sono passate da 59 a 74 euro.
Nell’ultimo anno, invece, il titolo di Monaco di Baviera ha ceduto il 36%, probabilmente per via dello scandalo Dieselgate, e le azioni sono passate da 116 a 74 euro.
Dovrebbe comunque trattarsi di una fase temporanea visto che gli analisti prevedono un rialzo del titolo per diversi motivi tra cui:
- l’introduzione della nuova tecnologia Plug-in Hybrid per una migliore sostenibilità ambientale
- le nuove sfide delle smart car, con la possibilità di inserire la guida autonoma e di produrre auto ad alta componente tecnologica
In sintesi, il gruppo BMW è sul mercato da oltre 100 anni ed ha segnato la storia della produzione automobilistica mondiale con i modelli delle serie da 1 a 7 e i modelli X1, X2 e X3.
L’introduzione sul mercato dei nuovi modelli ibridi 225xe Active Tourer, Serie 2 Plug-in Hybrid, Serie 7 TwinPower Turbo Hybrid, Serie 3 berlina Hybrid, X5 Hybrid, i8 e i3, dotati di un sistema di propulsione che offre la perfetta sincronizzazione tra il motore a combustione e quello elettrico, rappresenta una nuova sfida per la crescita del marchio.
Per il 2017 il management del gruppo BMW ha infatti previsto un aumento del 10% degli utili, previsione che potrebbe essere confermata proprio dal lancio dei nuovi modelli (serie 5 e Mini Countryman).
Il ruolo centrale che il gruppo BMW svolgerà nello sviluppo dell’auto del futuro sarà fondamentale per un’ulteriore crescita del titolo.
Vantaggi e punti di forza delle azioni BMW come attivi di Borsa
Se siete interessati alle azioni BMW e intendete prendere una posizione lunga sulla quotazione di questo titolo, dovete preventivamente prendervi il tempo di analizzare bene forze e debolezze di questa azienda. Ecco in un primo tempo il dettaglio degli atout di questo gruppo che potrebbero portare ad un rialzo della quotazione delle sue azioni in Borsa.
Per prima cosa, ricordiamo che il gruppo BMW gode di una solida reputazione nel mondo intero. D’altra parte, nel 2012 è stata riconosciuta dalla rivista economica Forbes come l’azienda dalla miglior reputazione al mondo. BMW ha ottenuto questa reputazione di grande qualità grazie alla sua efficace strategia commerciale che ha fatto sì che i consumatori imparassero ad apprezzare l’immagine di marca della società. Secondo gli ultimi sondaggi, BMW è oggi il terzo gruppo più apprezzato al mondo dell’industria automobilistica.
Il gruppo BMW si differenzia inoltre dai suoi concorrenti per una tecnologia rispettosa dell’ambiente. Infatti, il gruppo ha messo in opera delle innovazioni e degli sviluppi tecnologici che vanno in direzione del rispetto dell’ambiente, lavorando in particolare su dei settori promettenti come i nuovi carburanti, ivi incluso l’idrogeno. Ad oggi il gruppo possiede quindi più di venti modelli considerati come poco inquinanti e che emettono dei livelli di CO2 inferiori a 140 grammi per chilometro. A partire dal 2013, BMW è anche diventata uno dei pionieri nel settore dei veicoli 100% elettrici.
Il gruppo BMW può inoltre contare su una manodopera altamente qualificata che gli consente di produrre veicoli di grande qualità che utilizzano materiali di qualità superiore. Va infatti notato che il gruppo BMW è alla testa delle fabbriche di assemblaggio di auto tra le più qualificate al mondo, in particolare quelle negli Stati Uniti e in Germania. Bisogna dire che la BMW fa di tutto per essere un datore di lavoro apprezzato dai propri dipendenti grazie a un forte senso di responsabilità sociale. La società ha in particolare investito molto nella gestione della salute dei propri dipendenti, nell’equilibrio professionale e nella qualità della vita al lavoro, oltre al suo impegno nella protezione dell’ambiente.
Sempre per quanto riguarda i punti forti del gruppo BMW, si può citare l’alta qualità dei prodotti di questo marchio di fama mondiale, qualità derivante dalla sua ingegneria di alto livello. Il gruppo investe molto in ricerca e sviluppo per produrre dei veicoli sempre più innovativi e rispondenti alle esigenze dei consumatori.
Infine, il gruppo BMW propone ai propri acquirenti un servizio clienti di grande qualità e particolarmente competitivo. L’azienda lavora infatti incessantemente sulle pratiche del servizio postvendita per rispondere a quesiti, problemi ed esigenze dei suoi clienti. In questo modo rafforza la propria immagine di marca ed applica una strategia di fidelizzazione a lungo termine particolarmente efficace.
Svantaggi e punti deboli delle azioni BMW come attivi di Borsa
Sebbene il gruppo BMW disponga di molte qualità per far fronte al futuro, è anche vittima di alcune debolezze che vi proponiamo di scoprire qui in dettaglio.
Prima di tutto, è importante ricordare che il gruppo BMW ha una struttura dai costi molto elevati sia per quanto riguarda la produzione di veicoli di lusso e di gamma molto elevata che per la remunerazione della manodopera qualificata o per l’acquisto di nuovi componenti tecnologici. Per via dell’insieme di queste spese il gruppo ha dei costi di produzione superiori a quelli dei suoi principali concorrenti e questo pesa fortemente sui suoi utili.
A causa di ciò il gruppo BMW si trova nell’obbligo di praticare dei prezzi di vendita più elevati rispetto ai concorrenti, soprattutto per quanto riguarda i veicoli di lusso ed essendo meno competitivo perde delle quote di mercato.
Malgrado i suoi sforzi per realizzare un’espansione basata su degli acquisti strategici di aziende, si rimpiange la mancanza di una strategia legata a tali acquisti e la mancanza di partenariati interessanti per la sua crescita e il suo sviluppo. Non è la quantità ma la qualità delle alleanze ad essere messa in causa.
Infine, il poco vario portafogli di marche del gruppo BMW è un altro punto debole rispetto alla concorrenza, disponendo la casa di soli 3 grandi marchi di veicoli: BMW, MINI e Rolls-Royce. È negativa anche la scarsa differenziazione nel portafogli marchi e il suo impatto negativo sulla crescita a lungo termine. Il gruppo è assente in particolare dal mercato delle vetture di gamma media e ciò lo rende particolarmente esposto all’attuale crisi economica.